Utilizzare la carta di credito per prelevare contanti può sembrare una soluzione pratica in alcune situazioni, ma in realtà si tratta di una delle operazioni bancarie più costose e rischiose che un consumatore possa compiere. Questo comportamento, se ripetuto o non motivato da reali emergenze, rappresenta uno dei principali errori finanziari personali. Le motivazioni di questo grave errore risiedono negli elevati costi, nelle penalità nascoste e negli effetti negativi sul credito e sulla gestione finanziaria.
Costi nascosti e commissioni elevate
La maggior parte dei possessori di carta di credito ignora che il prelievo di contante, anche chiamato anticipo contanti, è soggetto a commissioni molto più alte rispetto a una normale operazione di acquisto. Solitamente questa commissione si attesta intorno al 4% dell’importo prelevato, con un minimo che spesso parte da 2,50 euro per ogni operazione, rendendo anche piccoli prelievi estremamente onerosi per il cliente. In alcuni casi, se si effettua il prelievo al di fuori della zona euro, a queste cifre si aggiungono ulteriori costi di conversione valutaria, aggravando notevolmente il saldo dovuto .
Un altro aspetto poco noto riguarda la decorrenza degli interessi: mentre per i normali acquisti con carta di credito esiste un periodo di “grace period” – ovvero un intervallo senza interessi in cui saldare quanto dovuto – per i prelievi di contante invece gli interessi iniziano a maturare immediatamente dalla data dell’operazione, senza alcuna finestra gratuita .
Impatto finanziario e rischio di sovraindebitamento
Le carte di credito sono strumenti pensati principalmente per pagamenti e non per la gestione di contante. Usarle come fonti di liquidità significa contrarre un prestito a breve termine dalla banca emittente, esponendosi rapidamente a interessi molto più elevati rispetto a quelli di un normale finanziamento bancario o di un prestito personale. Il tasso d’interesse su questi anticipi può superare abbondantemente il 15% annuo, con l’aggiunta di commissioni fisse per ogni transazione.
Questo meccanismo spesso induce il titolare della carta a perdere il controllo sul debito, dal momento che le cifre vengono sommate e addebitate solo in un secondo momento – generalmente a metà del mese successivo all’operazione. Questo aspetto rende meno percepibile il reale ammontare del debito in corso, esponendo a seri rischi di sovraindebitamento .
Inoltre, ogni prelievo di contante riduce il plafond disponibile sulla carta di credito, limitando la capacità di spesa e aumentando il rischio di raggiungere il limite massimo proprio quando ce ne sarebbe bisogno per pagamenti di emergenza o imprevisti.
Differenze tra carta di credito e carta di debito
Sebbene entrambe consentano l’accesso a somme di denaro attraverso ATM o bancomat, le carte di debito sono progettate specificatamente per il prelievo di contanti. Utilizzare la carta di debito permette generalmente di accedere a contanti senza commissioni (se si preleva presso sportelli affiliati alla propria banca) e senza maturazione immediata di interessi. Al contrario, la carta di credito comporta spese e rischi decisamente maggiori .
Confronto tra gli strumenti
- Carta di debito: Addebito immediato dal conto corrente; commissioni spesso azzerate nella rete della banca; nessun interesse applicato sul prelievo.
- Carta di credito: Prestito temporaneo con rimborso posticipato; commissioni elevate e interessi immediati sul contante prelevato; rischio di accumulare debiti.
Per queste ragioni, i principali istituti finanziari e le associazioni per i consumatori consigliano di ricorrere al prelievo di contante con carta di credito esclusivamente in casi di reale emergenza, evitando di trasformare questo strumento in una normale fonte di cash. L’alternativa migliore resta sempre l’utilizzo della carta di debito o della funzione di prelievo tramite bancomat.
Alternative sicure e a basso costo
Chi ha necessità frequente di contanti dovrebbe considerare scelte più vantaggiose e sicure, tenendo presente che molte banche offrono conti online con prelievi gratuiti presso una rete partner o con rimborsi delle eventuali commissioni di prelievo .
- Prelievo di contante presso gli sportelli ATM della propria banca, per azzerare o minimizzare le commissioni.
- Utilizzo di conti correnti digitali che offrono rimborsi o sconti sulle commissioni.
- Prelievo di piccole somme di contante anche presso supermercati e negozi convenzionati durante il pagamento degli acquisti.
- Pagamenti digitali diretti tramite App e servizi di mobile banking per ridurre la necessità di contante.
Negli ultimi anni, lo scenario bancario italiano ha visto l’affermazione di reti di ATM condivisi, in cui diverse banche collaborano per offrire prelievi a costo zero o a tariffa ridotta, incrementando la possibilità di evitare esborsi ingiustificati.
Effetti sulla gestione finanziaria e sul credito
L’utilizzo scorretto delle carte di credito, specialmente per ottenere liquidità in forma di contante, influisce negativamente sulla reputazione creditizia. Gli enti che valutano la solvibilità possono giudicare in modo sfavorevole un uso frequente dell’anticipo contante, poiché ciò può segnalare difficoltà di gestione del denaro o persino problemi di liquidità cronica.
Le procedure di controllo del credito delle principali società emittenti considerano i prelievi di contante come indicatori a rischio, che impattano sul credit score e possono ridurre la capacità di accesso a prestiti e finanziamenti futuri. A questo si aggiunge un elemento psicologico: la percezione di accesso facile alla liquidità può indurre a comportamenti di spesa poco responsabili.
Per chi ha bisogno di liquidità regolare e non vuole esporre la propria situazione a tali rischi, soluzioni più adatte possono essere un fido bancario o uno strumento di credito personale, decisamente meno oneroso del prelievo di contanti tramite carta di credito.
Infine, la trasparenza e la pianificazione finanziaria sono elementi chiave per evitare errori costosi: monitorare attentamente le proprie spese tramite i servizi di online banking e prediligere pagamenti digitali, ove possibile, consente di gestire con maggiore efficacia entrate e uscite, senza incorrere in spese inutili o rischi per la solidità finanziaria propria e della propria famiglia.
Ricorrere alla funzione di anticipo contante delle carte di credito dovrebbe quindi essere considerata solo come ultima risorsa, consapevoli del reale impatto economico che questa abitudine può avere nel tempo. Una gestione avveduta e informata degli strumenti bancari rappresenta la migliore difesa contro trappole finanziarie e costi imprevisti.