Settembre: ecco il fiore che rappresenta la fine dell’estate e il suo profondo significato

Settembre rappresenta un momento di transizione: i giorni si accorciano, le temperature si abbassano e il giardino cambia aspetto, mostrando tonalità più morbide e avvolgenti. In questo periodo, un fiore conquista l’attenzione per la sua capacità di appartenere sia all’estate che all’autunno e per il suo valore simbolico: l’aster, conosciuto anche come settembrino. Questa pianta perenne, appartenente alla grande famiglia delle Asteraceae, incarna in modo perfetto il passaggio di stagione e racchiude in sé profondi significati che da secoli ispirano tradizioni, letteratura e arte.

Caratteristiche botaniche dell’aster

L’aster è una pianta erbacea originaria dell’Europa e dell’Asia, coltivata sia a scopo ornamentale che per il valore simbolico attribuitole nei secoli. Il suo nome deriva dal greco “astér” che significa stella, evidente riferimento alla particolare forma del fiore che richiama quella di un piccolo astro. I settembrini sviluppano eleganti cespugli, che possono raggiungere anche i 90 cm di altezza, caratterizzati da un fogliame verde intenso e fitti fiori dai colori delicati: lilla, rosa, bianco e blu indaco sono le tinte prevalenti in questa stagione di passaggio.

La fioritura degli aster avviene proprio a cavallo tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno. Questa caratteristica li rende protagonisti nei giardini e nelle composizioni floreali quando molte altre specie esauriscono il loro ciclo. Gli aster sono inoltre molto resistenti alle basse temperature e richiedono poche cure: si adattano sia alla coltivazione in terra che in vaso, rivelandosi quindi una scelta ideale anche per chi non ha grande esperienza di giardinaggio.

I significati simbolici del settembrino

Il significato simbolico dell’aster è ricco di sfumature, frutto di una lunga tradizione popolare che ha accompagnato questo fiore nelle culture europee. Da sempre riconosciuto come fiore portafortuna, il settembrino è considerato emblema di resilienza e adattabilità. La sua capacità di fiorire proprio quando il clima si fa più incerto, rende l’aster simbolo di perseveranza e della forza di resistere alle avversità, qualità indispensabili nei periodi di cambiamento come il passaggio all’autunno.

Secondo le tradizioni più antiche, coltivare aster nel proprio giardino porta prosperità e serenità nella casa, mentre donare questi fiori equivale a trasmettere un augurio di fiducia e sostegno per chi affronta una nuova fase della propria vita. Abitualmente, i settembrini vengono regalati in occasioni di svolte esistenziali – come nuovi lavori, traslochi o nascite – proprio per infondere coraggio e speranza.

I colori e i messaggi nascosti

Ogni colore degli aster porta con sé un messaggio specifico: il lilla richiama la sensibilità, il blu simboleggia la saggezza, il bianco rappresenta la purezza e il rosa evoca la delicatezza dei sentimenti. Per questa ragione, gli aster vengono scelti non solo per ornare spazi verdi, ma anche come veri e propri messaggeri di emozioni profonde, utilizzati per esprimere amicizia duratura, gratitudine o amore destinato a resistere nel tempo.

Aster, simbolo della fine dell’estate

La presenza degli aster nel paesaggio settembrino evidenzia la capacità della natura di adattarsi e rinnovarsi costantemente. Questi fiori sono un inno al mutamento: proprio quando altre specie si preparano al riposo vegetativo, i settembrini esplodono di colore e vitalità, anticipando i ritmi più pacati dell’autunno. Assicurano così continuità e bellezza nei giardini, offrendo conforto e gioia visiva mentre avanza la stagione fredda.

L’aster, infatti, non è solo un elemento ornamentale, ma custodisce un significato più ampio legato alla rinascita e alla possibilità di affrontare con positività ogni nuova tappa della vita. La sua tenacia nel restare in fiore simboleggia la forza dei legami che resistono nel tempo, la fiducia nella crescita personale e la pazienza necessaria ad accogliere i cambiamenti, anche quando sono improvvisi o non pianificati.

Curiosità e utilizzi dagli antichi ai giorni nostri

Fin dall’antichità, gli aster hanno avuto un ruolo importante nei riti stagionali, nelle decorazioni dei templi e nei banchetti in onore delle divinità della terra e della fertilità. Presso i popoli europei, questi fiori venivano intrecciati per realizzare ghirlande propiziatorie da tenere in casa al fine di garantirsi abbondanza e protezione durante la stagione invernale. L’uso simbolico dell’aster è rimasto vivo anche nell’epoca moderna: nelle celebrazioni di settembre, questo fiore viene inserito nei bouquet e nei centrotavola per indicare l’inizio di nuove avventure e percorsi di crescita personale.

Oltre all’aspetto simbolico, il settembrino è amato anche per la sua versatilità in giardino. Può essere abbinato a crisantemi, dalie o altri fiori tardivi per creare aiuole di forte impatto cromatico e dagli effetti prolungati. Inoltre, la sua coltivazione non richiede competenze avanzate: basta un terreno ben drenato e un’esposizione soleggiata per assicurare una fioritura rigogliosa.

Per approfondire l’aspetto botanico, il termine Aster identifica un ampio genere che comprende diverse specie, apprezzate in floricoltura proprio per la loro robustezza e l’estetica gradevole dei petali.

Ricevere un mazzo di settembrini, a settembre, significa dunque ricevere un augurio di fiducia, la promessa di nuovi inizi e la certezza che ogni stagione porta in sé doni preziosi, a patto di saperli accogliere con spirito aperto e mente curiosa.

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